Firmato questa mattina a Firenze l'accordo di programma per la realizzazione delle casse di espansione del Valdarno fiorentino (Pizziconi, Restone, Prulli e Leccio), un sistema di prevenzione del rischio idrogeologico che, contenendo le maggiori piene dell'Arno e dei rii minori, si rivelerà un fondamentale strumento strategico per la salvaguardia del territorio valdarnese e del capoluogo toscano.
La firma avvenuta questa mattina rappresenta il passo decisivo di un percorso iniziato nel lontano 1999 e dà seguito alla sottoscrizione del protocollo di intesa siglato nel dicembre 2005 per procedere al completamento della progettazione, da parte del Comune di Figline Valdarno, delle casse di espansione di “Pizziconi” (183 ettari) e “Restone” (123 ettari); funzionale a questo intervento sarà anche il tratto della variante alla strada regionale 69 del Valdarno, che costituisce l'argine della cassa di espansione. Questo primo stralcio dell'intervento è suddiviso in tre lotti: il primo riguarda la realizzazione dell'argine a campagna della cassa di “Pizziconi” e la sistemazione dei corsi d'acqua minori Resco e Faella, che in passato hanno creato problemi alla frazione figlinese del Matassino. Il secondo lotto comprende la realizzazione del manufatto sfiorante nel sotto-attraversamento dell'autostrada ed altri interventi di presa e scarico sugli argini. Il terzo lotto, infine, prevede la realizzazione completa della cassa di Restone, compresa la sistemazione dei torrenti affluenti alla riva sinistra dell'Arno.
Il Comune di Figline Valdarno ha già provveduto a redigere il progetto esecutivo del primo lotto per un importo stimato in 14 milioni di euro: l'aggiudicazione provvisoria dell'appalto – per la quale sono giunte 31 offerte - avverrà entro la fine di novembre. Intanto il Comune di Figline Valdarno sta provvedendo anche alla progettazione definitiva ed esecutiva del secondo e del terzo lotto, nonché alla revisione della progettazione preliminare della casse di espansione di “Prulli” e di “Leccio”.
“La realizzazione delle casse di espansione – ha spiegato il sindaco di Figline Valdarno, Riccardo Nocentini – rappresenta una delle più grandi opere della nostra regione, fondamentale per la sicurezza idraulica e il miglioramento ambientale del Valdarno e della città di Firenze; le casse servono infatti anche per evitare tragedie come l'alluvione del 1966 nel capoluogo toscano e, per quanto riguarda Figline, per mettere in sicurezza quei corsi d'acqua minori come il Resco e il Faella che negli anni passati hanno creato problemi in località Matassino”. “Questo intervento – ha proseguito il sindaco Nocentini – permetterà un miglioramento della vita di tutti i valdarnesi: 30 ettari delle casse di espansione saranno destinati a verde pubblico, di cui una parte sarà attrezzata per le famiglie e per gli sportivi. Oltre a percorsi ciclo-pedonali, infatti, sarà realizzata anche una pista per ciclismo sportivo in grado di soddisfare le esigenze degli appassionati di uno degli sport più praticati nel nostro Valdarno”.
L'accordo di programma è stato firmato da Regione Toscana, Autorità di Bacino del fiume Arno, Provincia di Firenze, Provincia di Arezzo e dai Comuni di Figline Valdarno, Bagno a Ripoli, Fiesole, Firenze, Incisa in Val d'Arno, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull'Arno, Castelfranco di Sopra, Pian di Scò.
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